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BlogRISOLUZIONE DEL CONTRATTO DI LAVORO NELL’AMBASCIATA DEGLI STATI UNITI SUL TERRITORIO DELLA REPUBBLICA DI SERBIA

Marzo 15, 2023

La legge sul lavoro della Repubblica di Serbia (“Gazzetta Ufficiale della RS”, n. 24/05, 61/05, 54/09, 32/13, 75/14, 13/17 – decreto CC, 113/17 e 95/18 –interpretazione autentica) prevede che il contratto di lavoro del dipendente non puo’ essere risolto se non per uno dei motivi prescritti dall’art. 179 della Legge sul lavoro, cioe’:

  • giusta causa relativa alla capacita’ di lavoro e al comportamento del dipendente (p. es. mancato ottenimento dei risultati lavorativi, assenza di competenze necessarie),
  • violazione colposa di qualche compito lavorativo (p. es. abuso del potere o eccesso del potere),
  • mancata osservazione della disciplina lavorativa (p. es. rifiuto ingiustificato di esercizio o esecuzione degli ordini del datore di lavoro),
  • giusta causa relativa ai fabbisogni del datore di lavoro (esubero di personale).

Il sopraindicato implica che ciascun diendente, senza eccezioni, nonostante gli anni di servizio, posto di lavoro, e’ protetto da licenziamento illegittimo del datore di lavoro, nonche’ in tali casi ha diritto di rivolgersi al foro competente ai fini di tutela, cioe’ reinserimento al lavoro e risarcimento danni, nonche’ versamento di contributi spettanti nel periodo del lavoro sospeso.

Pero’, la soprannominata tutela dei dipendenti dal licenziamento illegittimo si rifersce davvero a tutti i dipendenti, nonostante il loro posto di lavoro?

Si pone la domanda quale tutela e’ alla disposizione del dipendente licenziato illegittimamente dall’Ambasciata degli Stati Uniti sul territorio della Repubblica di Serbia, se il foro si rifiuta di procedere in base alla sua querela e si dichiara incompetente?

La situazione del genere e’ piuttosto nota nella prassi in cui c’e’ un modello di comportamento dell’Ambasciata degli Stati Uniti gia’ stabilito, dove l’ultima non accetta la competenza della Repubblica di Serbia nelle cause del genere e una volta il foro si dichiara incompetente, i dipendenti come querelanti si trovano in un buco nell’acqua, in cui non riescono a realizzare i propri diritti garantiti dalla legge.

Se uno e’ nelle dipendenze dell’Ambasciata degli Stati Uniti sul territorio della Repubblica di Serbia, in base al Contratto di lavoro ai sensi della Legge sul lavoro della Repubblica di Serbia e la lettera di licenziamento gli viene consegnata ai sensi delle leggi della Repubblica di Serbia, non e’ l’unico logico modo di tutela dal licenziamento illegittimo rivolgersi ai fori della Repubblica di Serbia?

Al contrario, il principio gia’ menzionato del procedere dell’Ambasciata degli Stati Uniti e’ di rifiutarsi qualsiasi competenza dei fori serbi, facendo spesso riferimento alla Convenzione relativa alla notifica di atti giudiziari ed extragiudiziari in materia civile e commerciale e le sue regole della notifica. Queste regole sottointendono che le richieste ad uno stato straniero devono esssere inviate mediante l’Autorita’ centrale degli Stati Uniti e non all’Ambasciata stessa. In questo modo ovviamente si fa distinzione tra l’Ambasciata degli Stati Uniti e il governo degli Stati Uniti, nonostante il fatto che loro stessi sottolineano che l’Ambasciata degli Stati Uniti non ha personalita’ giuridica separata dall personalita’ giuridica del governo degli Stati Uniti.

Dunque, il rifiuto della competenza di fori serbi da parte dell’Ambasciata degli Stati Uniti, i fori serbi l’accettano senza protesta e senza porre alcuna domanda e il querelante viene inabilitato nel tutelare il proprio diritto garantito dalla legge.

Il rifiuto categorico dell’Ambasciata degli Stati Uniti di accettare la competenza del foro di un altro stato nelle cause del genere, nonche’ la letargia e disinteressamento della giustizia serba di applicare letteralmente le leggi e di opporsi eventualmente all’Ambasciata di uno stato, e’ qualcosa che crea lo spazio per un’enorme insicurezza giudiziaria dei dipendenti nelle ambasciate sul territorio della Repubblica di Serbia e dei cittadini di Repubblica di Serbia in genere, visto che  tutto cio’ e’ soprattutto contrario alla Costituzione della Repubblica di Serbia, nonche’ a tutti gli atti internazionali che tutelano i diritti fondamentali dell’uomo.

Premesso questo, ai dipendenti in veste di querelanti nelle cause per risoluzione illegittima del contratto di lavoro presso l’Ambasciata degli Stati Uniti, una volta che i fori si dichiarano incompetenti e cio’ viene confermato dai fori superiori in Repubblica, resta solo la possibilita’ di cercare sostegno e tutela avanti alla Corte Costituzionale ed al limite, avanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo a Strasburgo.

Nei casi del genere l’attesa della giustizia dura molto, ma non e’ irraggiungibile. E lo possiamo vedere sull’esempio concreto della regione, cioe’ dei tre cittadini montenegrini, dipendenti dell’Ambasciata degli Stati Uniti, i quali per motivo di licenziamento illegittimo hanno aspettato la giustizia per dieci anni, ma l’hanno avuta grazie alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

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